Scelti da: Le Italienne

Scelti da: Le Italienne

Come un’influencer può supportare i giovani brand veicolando anche la sicurezza e l’amore verso il proprio corpo. 

Marika Zaramella è una make up artist ed è la fondatrice del profilo LE ITALIENNE, una pagina instagram dedicata al make up e ai trend.
Il suo approccio ironico e naturale, lontano dagli stereotipi estetici e piuttosto improntato sull’accettazione, ha portato Marika a farsi strada sui social, acquisendo un pubblico sempre più ampio e interattivo, trasformandosi in un modello di inclusività, accettazione del proprio corpo e amore verso sè stesse. Collabora con molti brand e supporta le giovani realtà italiane mostrando al suo pubblico i nuovi prodotti di selfcare, ma lascia spazio anche al design e alla moda, approcciandosi a queste tematiche con naturalezza e ironia e forse è proprio questo suo modo positivo e mai critico a renderla così amata dai suoi follower.

Le abbiamo chiesto di selezionare alcuni oggetti dal nostro shop e di parlarci del suo rapporto con gli oggetti. Ecco cosa ci ha raccontato di sè.

Sei una makeup artist e il tuo pubblico si fida molto di ciò che consigli sui tuoi canali social, quanto è importante per te che i prodotti che utilizzi siano realizzati eticamente, ecologicamente o che provengano da piccoli brand indipendenti?

Il mio lavoro soprattutto sui social si basa sulla ricerca di nuovi e piccoli brand da supportare e far scoprire alla community, soprattutto per quanto riguarda la skincare. 

Scelgo di proporre quasi sempre aziende sensibili al tema della sostenibilità: packaging in vetro o addirittura refillable, packaging secondari in carta e possibilmente riciclata, che contengano materie prime provenienti dagli scarti dell’industria alimentare o simili. 

Ultimamente è sempre più facile trovare aziende impegnate a ridurre il loro impatto ambientale fortunatamente perchè i consumatori sono diventati molto più esigenti e sensibili al tema in questi ultimi anni. Io stessa inizialmente non consideravo la possibilità che potessero esistere cosmetici “gentili” con l’ambiente, ne di poter assimilare delle piccole accortezze per fare, nel mio piccolo, la differenza: ho imparato a fare delle scelte di acquisto più ponderate, chiudere sempre l’acqua mentre mi lavo il viso o i denti e aprirla solo per il risciacquo, non uso più i dischetti in cotone ma solo le mani, a volte mi aiuto con un panno lavabile per rimuovere le maschere o il trucco occhi persistente.

Il mondo sta vivendo un grande cambiamento, la sensibilità e la percezione delle persone sta cambiando e anche il ritorno alla ricerca della qualità sta diventando un valore sempre più forte. Quali caratteristiche deve avere un oggetto per entrare a far parte della tua vita?

Deve essere semplice ma di carattere, preferibilmente handmade.
La ricercatezza dei dettagli, la cura nella realizzazione e la scelta dei materiali, questo per me aumenta tantissimo il valore di un oggetto.
Poi, il requisito fondamentale per acquistare qualcosa è che deve servirmi, deve essermi utile in qualche modo! Non prendetemi troppo alla lettera, anche un bel quadro in salotto o un vaso per me sono irrinunciabili, anche loro servono per esempio a creare l’atmosfera giusta per una toro casalinga come me in smartworking, solo che piuttosto di acquistarli da Ikea preferisco supportare il lavoro di un giovane artista o di un artigiano indipendente!

Ti abbiamo chiesto di scegliere 4 oggetti dal nostro shop, ci dici brevemente cosa ti ha catturato di questi oggetti?

Che sono semplici ma originali, mi danno l’idea di essere pezzi unici.

Il sacco rosa è un oggetto suuuuuper cool da avere in casa. Così come Bora Vase. Darebbero un tocco di stile incredibile ad una stanza o ad un salotto, ma anche in ufficio! Sapere che sono hand e consciously Made, accresce tantissimo il loro valore. E’ come se queste caratteristiche li rendessero più belli ai miei occhi ma credo sia così per tutti gli osservatori attenti.

I miei preferiti del vostro shop sono:
Seduta Pesca di Miss Goffetown, Bora Vase di Goodwaste,
Tazza Tunì di Amodino, Goccia Ambra di Micheluzzi Glass.

Qual’è l’aspetto del tuo lavoro che ti fa sentire più orgogliosa, che ti fa pensare che stai contribuendo a migliorare anche in piccolo il mondo?

Quando le persone, soprattutto donne, mi scrivono per dirmi che da quando mi hanno conosciuta (sui social s’intende) si sentono a proprio agio col loro corpo, che si sentono più sicure e che non vivono più l’imperfezione come fonte di imbarazzo ma come punto di forza. Che vivono la loro sensualità in maniera più intenzionale. Questo davvero mi riempie. 

E’ come se avessimo fatto un percorso in parallelo. Mentre io imparavo ad accettarmi esponendomi sui social così com’ero e senza cercare di apparire diversa o migliore, è passato il messaggio che nessuno è perfetto. Anche le influencers hanno i brufoli, gli sbalzi ormonali, come tutt*. Corpo consapevole (su ig @corpoconsapevole) è l’espressione di questo messaggio. Un progetto attraverso la quale mi racconto, giorno dopo giorno, senza filtri, consapevole delle pressioni sociali alla quale un corpo femminile è soggetto. Cerco di liberarmene, attraverso la consapevolezza.

Nel tuo percorso i social sono stati la chiave per mostrare il tuo lavoro e la tua creatività; il fatto di esserti esposta così tanto ha senza dubbio aiutato il pubblico a conosocerti, questo ha avuto qualche impatto sulla tua creatività a livello sia positivo che negativo?

Certamente. Soprattutto nell’ultimo periodo ho cercato di mostrarmi sempre più per la pazza che sono. Questo ha ovviamente diviso le reazioni tra una fascia di pubblico che mi ha apprezzata forse più di prima, e una fascia di pubblico che ha visto questo mio gesto come l’occasione per attaccarmi.
Esporsi è un’arma a doppio taglio, But haters gonna hate! La creatività è sempre soggetta ad influenze, non posso negare che le persone che mi seguono facciano parte di esse. Cerco solo di non lasciare che questa influenza prenda il sopravvento, soprattutto in modo negativo, e non è sempre facile. Ci sono anche moltissimi lati positivi, oltre al confronto costante con le persone, ad esempio spesso mi mandano un sacco di novità che non conoscevo nel mio ambito, o mi danno nuovi spunti per creare dei contenuti, mi mandano foto o video di utenti che secondo loro potrebbero piacermi, o brand che sono in linea col mio stile.

Credo di aver basato la community su questo, perchè il mio profilo è un mix di contenuti divertenti e di ispirazione (condivido quotidianamente immagini di altri utenti che vedo su Instagram e che mi ispirano) e di conseguenza ce un bello scambio creativo tra me e i followers.

Per fare un altro esempio di questo tipo, quando ho fatto la ricerca sulle scene iconiche di Make-up o skincare nei film, per capire come i vari registi descrivessero questo momento di cui parlo sempre, le persone hanno contribuito a mandarmi tantissime scene di film che non conoscevo, e questo non solo ha reso la mia ricerca più efficace, ma mi ha arricchito moltissimo.

Qual è il consiglio che vorresti dare a chi decide oggi di iniziare un nuovo progetto, che sia un brand o una sfida personale?

Di buttarsi, crederci e di tenere sempre ben a mente dove si vuole arrivare prima di prendere qualsiasi decisione. Solo perchè le persone ora non vedono il tuo valore non significa che non lo faranno!

“La ricercatezza dei dettagli, la cura nella realizzazione e la scelta dei materiali, questo per me aumenta tantissimo il valore di un oggetto.”

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