Lo spirito degli oggetti. Ritorno alla comunità e alla bellezza.

Lo spirito degli oggetti

Ritorno alla comunità e alla bellezza 

Questo anno è terminato per noi con una delle edizioni più emozionanti di sempre.

In 11 anni di Factory Market abbiamo incontrato centinaia di artigiani e progetti di grande valore, ma l’energia che si è creata il 10 e 11 dicembre tra i colonnati della ex cartiera che abbiamo scelto come casa ha pervaso tutto e tutti come non mai.

Abbiamo visto makers acquistare lavori di altri makers, confrontandosi su dettagli, esperienze e consigli, creando qualcosa di immensamente prezioso: collaborazione e supporto reciproco. 

Questo aspetto così umano, disinteressato alle mere logiche di guadagno o competizione, sono state il fondamento di qualcosa di considerevole, qualcosa che molto spesso viene perso o ritenuto di poco conto, ma che per noi rappresenta il senso di tutto, di tutto il tempo che dedichiamo a questo progetto, di tutte le energie che investiamo e ne rappresenta la ricompensa più pregiata. 





Tim Ingold, nel suo scritto Antropologia come educazione, dice che:

“Quegli oggetti non sono semplicemente un qualcosa che racconta le persone: sono le persone in senso vero e proprio, con le loro specifiche voci, il loro modo di essere, portate nel qui e ora affinchè si possa continuare a corrispondere con loro”.


Persone e storie, queste sono le cose che abbiamo a cuore: in un mondo dove difficilmente ci chiediamo da dove arrivano gli oggetti, o cosa ha portato alla loro realizzazione, noi vogliamo portare chi li crea sotto uno stesso tetto, dandogli un volto capace di narrare la sua stessa storia, al fine di stimolare un confronto umano e di toccare con mano la qualità.


Questo articolo vuole essere un ringraziamento a tutti gli artigiani, illustratori e makers guidati da valori autentici e al loro percorso, ma anche a tutte le persone che hanno scelto di supportarli acquistando il loro lavoro e il lavoro handmade in generale: consideriamo questo atto una piccola forma di resistenza, perché si tratta prima di tutto di comprendere che le abitudini d’acquisto del mondo ci stanno allontanando dalla comunità e dalla bellezza, senza le quali avremo perso tutto.

Regalare un oggetto handmade significa riappropriarsi di questi valori.

Ebbene, questo percorso è appena iniziato e molte edizioni ci attendono.

Grazie a tutti voi e SPREAD THE LOVE !

“In un mondo dove difficilmente ci chiediamo da dove arrivano gli oggetti, noi vogliamo portare essi e chi li realizza sotto uno stesso tetto dandogli un volto, capace di narrare la sua stessa storia.”

Ti potrebbe interessare anche…